Il progetto
Un’iniziativa del Comune di Orosei – Assessorato al Turismo in collaborazione con i Comuni della Valle del Cedrino, volta a far conoscere il territorio ad operatori turistici europei, con l’obiettivo di incrementare la redditività di un settore, quello turistico, di importanza prioritaria per il territorio.
La scelta di effettuare tale attività in occasione della Festa di Sant’Antonio, nasce dalla voglia di far conoscere ulteriori sfaccettature del territorio, complementari al turismo marino-balneare. Si sviluppano così una serie di direttrici, variamente intersecate tra loro, che conducono alla creazione di un’offerta turistica ad alto tasso di integrazione tra ricettivo, servizi ed attrattori del territorio.
La Festa di Sant’Antonio del fuoco è una delle più importanti feste del territorio, durante la quale è percepibile il forte legame sociale e spirituale all’interno della comunità. Il rito si concretizza nella preparazione ed accensione di un grande falò in onore del Santo. Già a partire dal mattino dell’Epifania, gli abitanti del paese, da soli o in comitive organizzate, provvedono alla raccolta casa per casa della legna che ogni abitante mette a disposizione dell’evento. Tale legna viene collocata all’interno del vasto cortile di S. Antonio, dove, accanto alla torre, è stato in precedenza piantato un alto palo di cipresso (denominato “su pirone” in lingua sarda). Il pomeriggio del 16 gennaio, vigilia della festa liturgica, l’imponente catasta di legna avrà assunto una forma conica col vertice sormontato da una grande croce d’arance. Alle 17.30, subito dopo il vespro, il sacerdote, preceduto dal simulacro benedice il fuoco acceso in più punti. La grande folla che segue la cerimonia inizia a compiere intorno al falò i tre giri rituali, mentre, sfidando le alte fiamme, un gruppo di ragazzi si avventura alla conquista delle arance della croce. A corredo della manifestazione vengono organizzati numerosi banchetti e degustazioni, a base di vino, caffè e soprattutto del dolce tipico di questa festa: su pistiddu (dolce a base di farina, miele e aromi naturali) e su pane nieddhu (farina, miele, lievito e sapa).
Gli operatori turistici sono invitati ad iscriversi al workshop compilando il modulo online.